
Questo libro è concepito per essere uno strumento d’orientamento per chi inizia un’attività in proprio o per chi magari desidera ripensare a quella già in essere.
La Produzione
La produzione è sostanzialmente la somma di tutte le altre forme di strategia che, riunite, danno forma e vita alla produzione stessa. La produzione non la si deve solo intendere come prodotto, ma anche come pensiero, servizio o idea.
Non potendo entrare nello specifico produttivo, poiché ogni azienda è un mondo a sé, possiamo solo individuare alcuni punti fondamentali certamente adattabili a tutte le realtà.
La parola d’ordine nella nostra azienda dovrà essere “innovazione costante”. L’innovazione non è solo innovazione tecnologica, ma anche la capacità di generare miglior partecipazione, rivolta all’organizzazione interna e alla clientela.
Innovare significa spostare il piano della competizione dal prezzo alla qualità del servizio.
Se infatti, in estrema sintesi, la ricerca e lo sviluppo sono la capacità di trasformare i soldi in realizzazione di idee, l’innovazione tramuta le idee in soldi.
Cerchiamo di individuare alcune forme d’innovazione:
- innovazione tecnologica: deve essere un obiettivo permanente, da far conciliare con le risorse economiche dell’azienda e la possibilità d’incremento della produttività;
- integrazione dei processi interni: assicurare l’univocità del dato all’interno della piattaforma applicata all’azienda, stabilire in modo omogeneo le tolleranze ammesse nell’esecuzione delle attività del lavoro quotidiano;
- facilitare l’interazione con i clienti: raccogliere e strutturare dati utili a rendere più efficace il processo di vendita, supportare l’attività di reti di vendita distribuite sul territorio, offrire visibilità del processo produttivo al cliente;
- agevolare l’interazione con i fornitori: strutturare con cura il processo degli acquisti, ottenere visibilità sul processo produttivo del fornitore, confrontare le offerte di vari fornitori a parità di qualità; ottimizzare i processi di consegna e spedizioni;
- ricerca tecnologica: si dovrà sempre ricercare il costante sviluppo di nuovi prodotti o l’aggiornamento dei vecchi con materiali innovativi, più economici, di maggior qualità, più piacevoli ecc.;
- ricorso all’outsourcing: dove determinate fasi operative lo permetteranno, sarà opportuno ricorrere all’outsourcing, che dovrà essere comunque ben selezionato e garantire con elevato grado d’affidabilità i risultati concordati.
Alla data di stampa del libro, si ha notizia che dal 2011, per salvaguardare il “made in Italy”, una legge Italiana promossa dalla Lega e che dovrà essere recepita a livello europeo, stabilirà norme più severe per il ricorso all’outsourcing con paesi extracomunitari. La norma in fase approvazione prevede che per poter contrassegnare i prodotti con il marchio “made in Italy”, almeno due lavorazioni su quattro, sembrerebbe le principali, dovranno essere svolte in Itali. Altrimenti si dovrà indicare che è il prodotto è parzialmente prodotto in Italia.
Pertanto, in futuro, il ricorso a questo strumento con operatori extracomunitari dovrà esser valutato anche alla luce di questa norma che potrebbe risultare penalizzante.
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Per contro, l’assurdo è che a questo punto un operatore extracomunitario che facesse queste due lavorazioni in Italia potrebbe fregiarsi del marchio “made in Italy”.
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- creare opportunità con le sinergie: vedi capitolo III, paragrafo “Le Sinergie”;
- sequenze di vendita: in passato, e purtroppo ancor oggi nelle aziende poco evolute, la sequenza strategica è quella di produrre, immagazzinare, e cercare di vendere. Oggi, ma sempre più in prospettiva, la sequenza si sta ribaltando: prima si vuole vendere, poi produrre, grazie a macchinari sempre più flessibili, seguendo le richieste del mercato ed evitando di impegnare capitali in ingenti scorte di magazzino;
- flessibilità: di fronte ad una concorrenza nazionale e internazionale molto preparata, agguerrita e in continua trasformazione, quello di sapersi adattare è il solo modo per riuscire a vincere la competizione sui prezzi, sui prodotti e i servizi. Per un’impresa è necessario acquisire flessibilità in tutte le sue componenti, dagli acquisti, alle applicazioni delle nuove tecnologie dell’informazione, all’assistenza tecnica commerciale, alla progettazione e così via. Si dovrà pertanto rinnovare continuamente i propri prodotti o servizi ed eventualmente creare prodotti e servizi complementari.
Non oggi, magari nemmeno domani, ma l’immobilismo il suo conto lo presenta sempre.