
Questo libro è concepito per essere uno strumento d’orientamento per chi inizia un’attività in proprio o per chi magari desidera ripensare a quella già in essere.
PRESENTAZIONE
Questo libro non è indirizzato ai manager di grandi imprese, ma al piccolo o medio imprenditore. Nelle aziende di grandi dimensioni infatti, gestite da manager specializzati in settori specifici, le problematiche da affrontare e la loro risoluzione sono differenti da quelle che si intende approfondire in quest’opera.
Questo libro è concepito per essere uno strumento d’orientamento per chi inizia un’attività in proprio o per chi magari desidera ripensare a quella già in essere.
Scritto nel 2010, in piena crisi economica globale, analizza problematiche e fattori concreti, evitando puntigliosamente di esporre affascinanti teorie accademiche di sicuro successo che, in qualche caso, hanno invece contribuito a peggiorare la crisi economica in atto.
E’ opportuno, prima d’iniziare una qualsiasi attività imprenditoriale ed in seguito periodicamente quando si opera a regime, elaborare una valutazione delle risorse a disposizione e di tutti i fenomeni che influiscono o ne influiranno sulla gestione.
Per non farsi cogliere impreparati ad affrontare i repentini mutamenti del mondo dell’azienda e dell’economia in generale, sarà opportuno rivedere periodicamente il programma di previsione elaborato, integrarlo e aggiornarlo.
Che ci piaccia o no, viviamo in un mondo globalizzato e non possiamo prescindere da esso; dobbiamo quindi imparare a conviverci e capire che tutto quello che accade nel mondo può influenzare la nostra vita, sia privata sia professionale. Pertanto dovremo attrezzarci per meglio comprendere i cambiamenti in atto e cercare di trarne profitto o eventualmente limitarne i danni.
Sia nel pensiero occidentale che in quello orientale, dal filosofo Egel alla dottrina Zen, si puntualizza che tutto nell’universo è soggetto a un ciclo: inizio, evoluzione, fine.
Il nostro scopo pertanto è quello di poter capire e scegliere come meglio iniziare la nostra attività, come poterla gestire più proficuamente, come tramandarla e come eventualmente chiuderla il più tardi possibile. Dobbiamo diventare consapevoli che l’azienda è una cosa viva, perché la nostra vita, anche privata, non potrà più prescindere da essa. L’azienda sarà, nel bene e nel male, parte del nostro vivere quotidiano, influirà in tutte le nostre scelte e decisioni.
Il più delle volte saremo soli di fronte al dilemma di quale decisione prendere. Sarà fondamentale allora la nostra capacità di reazione che dipenderà dalla conoscenza dei fattori e delle circostanze che hanno determinato l’empasse.
In questo libro cercheremo pertanto di individuare i fattori determinanti per l’avviamento e la gestione dell’attività; dovremo comprenderli, analizzarli, porci delle domande ed elaborare delle risposte che diventeranno strategia. Così espresso, il termine strategia forse spaventa un po’ ma, in fondo, quello che inconsciamente l’essere umano fa in continuazione è elaborare strategie.
Decidere se prima passare da un cliente a riscuotere dei denari e poi andare in banca a depositarli, anziché l’esatto contrario, è pur sempre una strategia. Non dovremo fare nulla di assolutamente speciale o impossibile, dovremo solo imparare ed abituarci a fissare degli obiettivi da raggiungere, verificarli e correggerli.
L’aggregazione organica dell’individuazione dei fattori determinanti, la loro analisi, l’individuazione delle risposte e la fissazione degli obiettivi, genera un piano strategico. E’ quello che cercheremo di ottenere.
Dovremo fare nostra la cultura del rispetto delle procedure e delle metodologie, pur con un certo margine di tolleranza.
Ciò ci permetterà di non ripetere gli errori già commessi, poiché sovente, chi ha profonda conoscenza di una qualsiasi materia, tende ad diminuire l’attenzione riguardo ad alcuni passaggi; queste sottovalutazioni potrebbero fatalmente causare delle problematiche nel sistema.
Gestire un’azienda al giorno d’oggi, purtroppo non è come qualche decennio addietro, quando chi aveva un po’ d’iniziativa e una certa competenza poteva riuscire nell’intento imprenditoriale con buoni guadagni. Se oggigiorno non si è preparati e competenti si è destinati a soccombere. Tuttavia, la nostra preparazione non potrà essere solo circoscritta alle competenze tecniche specifiche del settore in cui vogliamo operare, dovremo essere invece attenti a tutte le tematiche che s’intrecceranno a tutti i livelli senza poter ritenere che non ci riguardino. La realtà è infatti che moltissime aziende nascono e muoiono nel breve lasso di tempo di pochi anni o addirittura mesi.
Bisogna comprendere che nella gestione di un’azienda non servono solo la capacità tecnica o finanziaria, ma bisognerà anche acquisire la filosofia concettuale di gestione globale. Un po’ come nelle atri marziali, dove la forza non è quella fisica, ma è la consapevolezza di poter agire istintivamente e con determinazione ad un dato stimolo o pericolo.
Ricordiamoci sempre che la fortuna è cieca, ma la sfortuna ci vede invece benissimo. Se a questo aggiungiamo la nostra incapacità di reazione, allora saranno guai.
Non essendo il lavoro dell’imprenditore una scienza esatta come potrebbe essere invece considerata quella di un ragioniere, un ingegnere, un geometra ecc., l’imprenditore può essere considerato come un’intellettuale che deve far tesoro del sapere e delle esperienze passate per guardare in continuazione al futuro ed elaborate pensieri. Noi chiameremo questi pensieri “strategie”.